07-08-2023 Il Decreto Legge 4 maggio 2023 n. 48 recante “Misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro”, convertito in Legge n. 85/2023, ha modificato le modalità di erogazione del Reddito di Cittadinanza, che sarà sostituito, a partire dal 1° gennaio 2024, in presenza dei requisiti di legge, dall’Assegno di Inclusione.
Si forniscono, quindi, in questa fase transitoria, alcuni chiarimenti circa l’eventuale attivazione della presa in carico da parte dei Servizi Sociali di questo Comune.
- Nel 2023 la durata del Reddito di Cittadinanza è stata stabilita in:
- 12 mesi per famiglie con minori, persone con disabilità o persone di età pari o superiore ai 60 anni;
- 7 mesi (fino a luglio 2023 e quindi già sospesa dall’INPS) per tutti gli altri percettori considerati occupabili tra i 18 e i 59 anni.
- Come precisato dall’INPS, la presa in carico da parte dei servizi sociali riguarda esclusivamente le persone che si trovano in un particolare stato di bisogni complessi e di difficoltà di inserimento sociale o lavorativo.
- PERTANTO, TUTTI COLORO I QUALI, TRA I 18 ED I 59 ANNI HANNO RICEVUTO IL MESSAGGIO DI SOSPENSIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA DA PARTE DELL’INPS NON DEVONO RECARSI AL COMUNE, IN QUANTO GLI UFFICI COMUNALI NON HANNO ALCUN POTERE DI RIATTIVAZIONE DEL BENEFICIO.
- I componenti di nuclei familiari che presentano solo bisogni di tipo lavorativo, dunque, come precisato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono stati indirizzati ai Centri per l’impiego.
Pertanto:
- I CITTADINI NON DEVONO RECARSI PRESSO L'UFFICIO SERVIZI SOCIALI, IN QUANTO IL COMUNE ED I SERVIZI SOCIALI NON HANNO ALCUNA FACOLTÀ DI RIATTIVARE IL REDDITO DI CITTADINANZA SOSPESO;
- APPENA RICEVERANNO COMPIUTE ISTRUZIONI OPERATIVE, SARANNO I SERVIZI SOCIALI CHE, SENZA NECESSITÀ DI AVERNE RICHIESTA, CONVOCHERANNO TEMPESTIVAMENTE I NUCLEI FAMILIARI IN POSSESSO DEI REQUISITI STABILITI DALLE NORME DELLO STATO, PER AVVIARE, IN PRESENZA DI REQUISITI DOCUMENTATI, LA "PRESA IN CARICO”.